La prima corale parrocchiale del nostro paese, di cui si abbia memoria, è stata promossa probabilmente agli inizi del 900 dall’arciprete del tempo Don Angelo Libero e da lui prese successivamente il nome.
L’unica precisa antica testimonianza, sulla fondazione (7 febbraio 1922) della corale parrocchiale “Società Corale Libero”, ci è stata lasciata però da Isidoro Miazzi in un scritto autografo “Cronistoria cantoria di Corte”. Il gruppo costituito di 34 cantori (solo maschi) era affidato alla direzione del maestro Sig. Dante Giuseppe.
Significativo e tramandato nei ricordi fra le generazioni di cantori il pellegrinaggio a Roma in occasione dell’Anno Santo dal 17 al 26 agosto del 1925. La schola cantorum di Corte ebbe un compito rilevante: accompagnare il gruppo padovano in tutte le celebrazioni. L’eccezionalità dell’evento è avvalorata dalla lapide che fu apposta il 2 maggio dell’anno successivo all’esterno dell’oratorio di Corte ed ora presente in presbiterio vicino all’organo.
Punto di riferimento per l’attività della corale è sempre stato il servizio liturgico. Si cantava molto e spesso e non solo la S. Messa.
Il movimento corale a Corte è stato quindi dal suo inizio ricco di soddisfazioni e di un gran numero di partecipanti. In certi periodi si ricordano non meno d’ottanta cantori con punte sino ai cento: uomini e ragazzi occupati nelle prove quasi tutte le sere. Questa fu senza dubbio un’encomiabile attività di promozione e educazione musicale che aveva come momento finale e di confronto i Concorsi diocesani promossi dal Vescovo.
Negli anni perciò il repertorio liturgico si consolidò e si arricchì in modo particolare delle composizioni del Perosi, del Bottazzo e di tanti altri. I momenti rilevanti della vita religiosa di una comunità, come la messe novelle degli innumerevoli sacerdoti nati a Corte, le inaugurazioni di edifici (Asilo infantile, campanile, ecc…)
La corale non mancò di distinguersi anche nel repertorio profano intervenendo a numerose rassegne e gare canore che si organizzavano nei paesi limitrofi (Vigonovo, Ponte di Brenta, Piove di Sacco, ecc…) riportando riconoscimenti e medaglie che abbellivano la bandiera.
Altra attività, in auge in quel periodo che coinvolgeva e appassionava, erano le “azioni sacro drammatiche” (una sorta di primordiali “Musical”) quale forma di teatro musicale a tema sacro con intenti a volte catechetici rappresentate anche nei paesi limitrofi.
Dei direttori che si sono succeduti in ordine cronologico alla direzione sino agli anni 50 non conosciamo molto. E’ doveroso evidenziare piuttosto l’importante apporto dato dalla famiglia Miazzi alla Corale sino dalla fondazione.
Nel 1985 un gruppo nutrito di cantori si propose di riorganizzare la corale parrocchiale che fu così rinnovata con l’inserimento delle sezioni femminili e dalla partecipazione di un folto gruppo di ragazzi e giovani: nasceva la “Corale San Tommaso Apostolo”. Scopo principale del gruppo rimane a tuttoggi l’animazione con il canto delle solenni liturgie della parrocchia. Si sono succeduti nel frattempo diversi organisti (Simone Paolo Zatti, Silvia Spinello, Silvia Fasolato, Stefania Friso) mentre, dopo Vincenzo Miazzi, la direzione è stata affidata Giovanni Bissacco.
Cantare insieme è un’esperienza vitale che riesce a perpetuarsi nel tempo ritrovando in se stessa la forza e le motivazioni per proseguire un cammino che è stato glorioso. Un percorso che viene alimentato anche da nuove iniziative come il “Concerto dell’Immacolta”, rassegna corale organizzata dalla Corale per la festa dell’8 dicembre di ogni anno. L’attuale presidente del sodalizio è il Sig. Luigi Zannato.
© Giovanni Bissacco (testo liberamente tratto dal capito dedicato alla Corale ed alla sua storia pubblicato nel volume: Corte Bona ed Optima villa del padovano)